Il Morbo di Lyme

La primavera è alle porte e molti di noi non vedono l’ora di godere delle belle passeggiate all’aria aperta tra prati colorati e boschi silenziosi. Quella  che dovrebbe essere una giornata all’insegna della pace e del relax potrebbe però rivelarsi un incubo. Non è mia intenzione spaventarvi ma solo mettervi in guardia da un piccolo ma potenzialmente pericoloso animaletto, lo Ixodes ricinus (vedi immagine).

Le zecche tendono a entrare in contatto con l’ospite quando si trovano sull’estremità delle piante erbacee. Il passaggio di un animale, uomo compreso, viene avvertito tramite l’anidride carbonica e il calore emesso. La zecca entra così in contatto con l’ospite conficcando l’apparato boccale nella cute per succhiarne il sangue. Se la zecca è portatrice del batterio, esso entrerà nell’ospite attraverso il punto del morso. Le aree più colpite sono le parti prossimali degli arti superiori e inferiori, la coscia, il tronco e l’ascella. Generalmente la malattia può essere trasmessa solo se la zecca portatrice di B. burgdorferi rimane attaccata all’ospite per almeno 36 ore.

Malattia di Lyme

Identificata per la prima volta nel 1976 nella cittadina di Lyme nello stato americano del Connecticut, questa patologia è causata principalmente da Borrelia burgdorferi ed è trasmessa da varie specie del genere Ixodes. La malattia è diffusa soprattutto in USA, Europa e in varie aree della Federazione Russa e dell’Asia. In Italia le regioni del nord sono quelle in cui vengono segnalati il maggior numero di casi. Nel resto della penisola e nelle isole le segnalazioni risultato poco frequenti.

Dopo 3-32 giorni dall’ingresso nell’ospite, B. burgdorferi migrerà localmente portando a una reazione infiammatoria che nel 75% degli individui si manifesta con il caratteristico eritema cutaneo migrante (vedi immagine). I pazienti tendono a sviluppare sintomi simili a quelli influenzali come stanchezza, cefalea e febbre oltre a dolori a livello dell’apparato muscolo-scheletrico.

Eritema cutaneo migrante, immagine di James Gathany dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).[1]

Questa malattia è generalmente curabile grazie alla somministrazione di antibiotici specifici per l’agente patogeno. Se non trattata può portare a problemi cardiaci, artrite e anomalie al sistema nervoso.

Importante ! Le zecche vanno estratte con delle pinzette senza schiacciarle. Avvisare il medico e tenere monitorata l’area per circa 30-40 giorni per verificare che non si formi l’eritema cutaneo migrante (vedi immagine).

Prevenzione:

Tutti coloro che si apprestino a gite all’aria aperta in luoghi con fitta vegetazione, erba alta o zone boschive dovrebbero indossare maglie a maniche lunghe e calzettoni sopra i pantaloni lunghi. Si sconsiglia l’utilizzo di scarpe aperte. Un altro aspetto molto importante è dato dal controllo di tutte le zone del corpo, specialmente quelle ricoperte da peli, al rientro a casa. Andranno controllati anche eventuali animali domestici (es. il cane) portati con noi durante l’escursione.


[1] I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie sono l’agenzia nazionale di sanità pubblica degli Stati Uniti d’America. Il CDC è stato fondato nel 1946 e ha sede ad Atlanta.

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