Anna Bolena, regina del 1533

A meno di un mese dalla morte della Regina Elisabetta II, affronteremo un tratto di storia e la condanna a morte di Anna Bolena, regina consorte di Enrico VIII e madre di Elisabetta I.

Nella torre di Londra, nello specifico nella chiesa di san Pietro ad Vincula edificata nel 1520 fu imprigionata e successivamente condannata a morte Anna Bolena, precisamente il 19 maggio 1536.

Ma chi era questa donna e perché decisero di giustiziarla?

Anna Bolena nasce nel Regno Unito attorno al 1501 da genitori benestanti, aveva una sorella Maria Bolena e un fratello Giorgio Bolena. Attorno al 1513, appena dodicenne entra a corte, grazie alle conoscenze del padre e sette anni dopo diventa dama di compagnia, insieme alla sorella Maria della regina consorte Caterina d’Aragona, moglie del re d’Inghilterra Enrico VIII. Il re dopo aver conosciuto Anna ne rimane immediatamente folgorato e nonostante lei sia praticamente quasi promessa in matrimonio a un altro uomo del quale era innamorata, cerca di non far avvenire questa unione, riuscendoci. Credendo di conquistarla, il re la fa convocare dinanzi a lui per proporle di diventare la sua amante, ma lei non accetta, si inchina ed esce dalla stanza, senza che lui dica nulla. Nel mentre seduce anche la sorella di Anna, Maria la quale cede al fascino del re e rimane incinta.

Anna diventa così un pensiero fisso per il re, lui non fa altro che offrirle doni e gioielli e inizia persino a scriverle lettere, lettere in cui continua a dirle di volerla e che soffre al suo silenzio e al suo rifiuto, ma Anna non si accontenta soltanto di essere una delle tante amanti del re, se lui la vuole veramente dovrà per forza sposarla. Cerca in tutti i modi di far annullare il matrimonio con Caterina d’aragona, la quale le aveva dato una figlia, Maria e poi basta a causa di alcuni aborti, motivo per il quale Enrico era certo che non poteva dargli il figlio maschio che tanto bramava, mentre Anna invece si, dando cosi finalmente un erede alla dinastia dei Tudor.

Nel 1533 il re sposa Anna la quale è già incinta della futura regina d’Inghilterra Elisabetta I.

Purtroppo il re desiderava enormemente un erede maschio che però non arrivò nemmeno dopo Elisabetta, poiché Anna Bolena ebbe dopo di lei tre aborti spontanei. A causa del mancato erede il re inizia ad essere molto distante e a pensare di doversi liberare anche di questa moglie che non riuscirà mai a dargli il figlio maschio che tanto voleva, iniziando persino a tradirla con la sua dama di compagnia Jane Seymour.

Il 19 maggio 1536 re Enrico fa condannare a morte per tradimento, facendola decapitare sua moglie Anna, con le accuse di adulterio, incesto, stregoneria e alto tradimento per aver tramato, insieme ai suoi presunti amanti un piano per uccidere il re. Queste fonti sono tutt’oggi non accertate, sicuramente tutte inventate dal re per potersi liberare di Anna e sposare Jane, colei che poteva dargli ciò che bramava, un erede al trono.

Alla fine, nonostante molte vicissitudini sarà però Elisabetta I a regnare sul trono inglese riscattando così la morte ingiusta di sua madre.

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