L’USCITA di TRUMP DALL’OMS: SFIDA ALLA MAFIA KHAZARA

di Gianmarco Landi

Il fatto centrale della scorsa settimana è stato l’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale di Sanità per il prossimo 6 luglio 2021, e credo che l’importanza di questa notizia non sia stata ben compresa dalla maggioranza degli italiani.  In molti attendono arresti e provvedimenti giudiziari ufficiali contro pedofili e satanisti, che in effetti stanno arrivando alla spicciolata, ma a ben riflettere sugli accadimenti bisognerebbe rilevare come Trump ci abbia appena consegnato un atto fortissimo, una vera e propria dichiarazione di guerra al cartello più potente del Mondo. Farò un ciclo di articoli su questo tema, e sono certo di poter coinvolgere tutti quelli che non sono appassionati di Storia e politica come lo sono io, e perciò non riescono a cogliere di primo acchito la sostanza sconvolgente di questo ultimo evento, molto più importante di una sequenza di arresti di sporcaccioni e degenerati.

L’uscita degli Usa dalla OMS è una  decisione rilevantissima perché il centro del capitalismo e della ricerca scientifica è proprio negli Stati Uniti, e  perciò la loro uscita dal braccio dell’ONU  che ha stabilito le linee guida secondo le quali abbiamo dovuto curare la nostra salute negli ultimi 72 anni, fa presagire una discontinuità che porterà inversioni di indirizzi in quei settori come l’alimentazione, l’energia e la finanza, in cui i Cartelli di multinazionali hanno fatto il bello e cattivo tempo in tutto il secolo scorso.  

Con questo articolo proporrò una vera e propria ‘insalata’ di attualità condita nella storia medievale, che ritengo indispensabile al fine di meglio digerire le complesse ragioni avviluppate alla radice del conflitto tra Governo degli Stati Uniti e la regia globale delle multinazionali in questo momento minacciata dalla figura del gigante Donald Trump.  Sono certo di non essere enfatico riguardo al giudizio su Trump, e se avrete la costanza di leggere i prossimi 10 minuti di storia più che di attualità, capirete ancora meglio l’importanza di quanto sta accadendo ai nostri giorni.

Le spinte a volersi staccare dall’OMS, cioè da un’emanazione del Cartello Farmaceutico in seno alle politiche quadro dell’ONU, sono una rivolta del popolo libero e democratico su cui Trump si poggia, in avversione al potere consolidato nel Mondo che mi permetto di definire mafia. In molti mi hanno chiesto perché Trump non abbia ancora licenziato Anthony Fauci, il dominus della Food and Drag Administration, l’Agenzia federale di controllo dei farmaci e del cibo in USA. Fauci gioca sporco e in squadra con l’OMS che ha ritardato l’allarme sul Covid e ha dato al Mondo protocolli di cura assassini, senza considerare che il virus è stato creato in un suo laboratorio in Cina, e quindi Trump non può certo fidarsi. Ma la risposta sui motivi della ‘diplomazia tattica’ del Presidente USA si comprende facilmente misurando la pesantezza di chi e cosa ci sia dietro ad un uomo di potere come Fauci: la rete di multinazionali del cibo e del farmaco che ispira le azioni concrete del Deep State in Usa e in Occidente. Se questa rete di potere fosse strattonata con troppa violenza da Trump, ed essa sabotasse con maggiore scelleratezza il Sistema di tutela della salute con l’occasione del Covid19, nei paesi dell’Occidente quali conseguenze ci sarebbero?

Senza controllare totalmente il Deep State e sbarazzarsi delle influenze dei vertici dei Dem e della Cina nel panorama mondiale, non è possibile licenziare Fauci, e i repubblicani devono stare molto attenti a non subire i contraccolpi di altri ‘avvelenamenti di pozzi’ per fini elettorali e/o controllo dispotico degli Stati, che ovviamente andrebbero a scapito dei popoli, della cui integrità e benessere a questi apparati di interessi enormi non importa nulla.   Per queste ragioni la decisione di uscire dall’OMS è una mossa molto coraggiosa perché negli Stati Uniti sta imperversando un’epidemia che oltre a fare migliaia di morti, rischia di compromettere l’esito della competizione presidenziale di novembre, che fino a sei mesi fa sembrava già chiusa in favore di Trump, e forse è stata riaperta lanciando sul tavolo del gioco il ‘dado’ covid 19.

La scorsa settimana vi è stata anche la decisione di Boris Jonhson di chiudere la porta in faccia a Huawei sulle antenne 5G, le cui applicazioni più pregne di rivoluzione sociale, come non tutti sapranno, riguarderebbero le possibilità di cura attraverso le onde elettromagnetiche somministrate in remoto. Il problema paventato nella diffusione di antenne a 5G, oltre a quello della privacy, è nello stabilire chi farà cosa, e se lo farà da qualche angolo della Cina, perché così come oggi si producono o meno mascherine per noi occidentali, domani potrebbero esercitarsi altri tipi di arbitri usando biotecnologie elettromagnetiche. In senso lato anche il 5G ha una sfera di attinenza con l’OMS e la regia globale delle multinazionali è molto infatuata sia degli occhi a mandorla, sia da queste necessità di imporre vaccinazioni massive. Chissà perché?!

Tuttavia questa settimana Trump manderà in tour politico a Londra, Parigi, Berlino e Roma, il Segretario della sicurezza degli Stati Uniti Robert O’Brien per parlare di 5G, di Cina e di rapporti con l’OMS con tutti e 4 i governi più importanti in Europa, e poiché non ha scelto di fare una videoconferenza ma 4 incontri faccia a faccia distinti e separati, avrà importanti motivi per prendersi tutto questo disturbo.

Dietro all’OMS ci sono le multinazionali del settore farmaceutico e le più grosse sono possedute e/o controllate da due, forse tre famiglie, e bisogna andare indietro nei secoli per comprendere cosa significhino e perché qui io parli di loro in termini di mafia khazara ( o Chazara).

Vi chiedo perciò uno sforzo di attenzione e riflessione andando indietro nella Storia.

Il più significativo altarino alla base dei principali inganni in cui siamo stati immersi negli ultimi 2 secoli, è la reale matrice religiosa dominante nelle elite occidentali, che non è ebraica come comunemente si pensa. Lo ha spiegato l’intellettuale di fede ebraica Arthur Koestler e alcuni altri storici di livello accademico molto specializzato. Dobbiamo maturare tutti contezza che la maggioranza di quella che oggi viene considerata la popolazione ebraica mondiale in realtà non lo è, perché non ha alcun legame storico con la terra di Israele. Di per sé stesso questo fatto non sarebbe niente di sconvolgente né importante, se non fosse che l’elite di questa comunità, una esigua minoranza di poche centinaia di persone che possiede il 40% del totale delle ricchezze mondiali, non ha una fede nell’ebraismo sebbene sia mascherata in tal senso da oltre 12 secoli. Essa discende dall’elite dell’antico popolo dei Khazari stanziatosi attorno al VII° secolo in una grande regione oggi corrispondente alla Russia meridionale e all’Ucraina. Si tratta di una verità storica accuratamente sottaciuta dai discendenti delle nobiltà Khazare, che controllano l’editoria dei manuali scolastici e storico divulgativi occidentali dal 19° secolo. Essi sono conosciuti nelle chiacchiere politiche da bar con le fuorvianti definizioni di sionisti o elite ashkenazite, ma ancorché queste definizioni siano descrittive di una parte di verità nei loro confronti, il termine che descrive queste elite meglio di tutti è quello di discendenti della nobiltà Khazara, o se preferite una definizione più immediatamente descrittiva: mafiosi khazari.

I mafiosi khazari sono quei detentori del capitale nel senso deteriore inteso dall’ebreo Karl Marx, il quale concepì il comunismo per contrastarli, ma 70 anni dopo il suo parto intellettuale del 1848, questa ideologia, che aveva sin dalla nascita alcune criticità concettuali, fu strumentalizzata e totalmente pervertita nel suo senso profondo da questi mafiosi,  che la  asservirono per creare la Rivoluzione Bolscevica contro il sistema capitalistico nell’unico grande posto in cui il capitalismo non c’era. L’evento fu possibile attraverso due ingenti bonifici idonei a sollevare Lenin contro lo Zar,  al fine immediato di aiutare la Germania in guerra e soprattutto privare la Russia di una proficua industrializzazione negli anni a seguire. I mafiosi Khazari sono anche quelli che hanno creato ed elevato i dittatori, come con il Fascismo in Italia, patrocinato dalla Standard Oil e da altri petrolieri khazari residenti a Londra, oppure gli sponsor del Nazismo di Hitler (patrocinato dal Cartello Farmaceutico IG FARBEN, cioè dalla Bayer, Basf, Sanofi Aventis (Hoesch) e altri colossi) o,  se preferite il punto di vista liberale, i mafiosi Khazari sono i potenti costruttori dei grandi cartelli economici attraverso leve finanziarie che mortificano il Mercato e la Libera Concorrenza. 


La maggior parte delle informazioni sui khazari in nostro possesso deriva dalla storiografia araba, ebraica, e bizantina, ma anche da antichi racconti slavi e da una innumerevole quantità di reperti archeologici che ci forniscono molte informazioni sul loro sistema socioeconomico informato a credenze religiose pagane molto sanguinarie, che i nostri avi hanno denominato molto sommariamente ‘satanismi’.  I cristiani che vennero a contatto con i Khazari senza essere da loro totalmente circuiti e sottomessi, colsero il loro lato oscuro emergente nei loro rituali esoterico religiosi avversi al concetto della sacralità della vita umana che invece è un punto fermo di ogni cristiano, e perciò i nostri avi li ritennero dei satanisti in opposizione a Cristo, anche se questa etichetta sarebbe semplicistica e solo parzialmente corretta.

Tutte le statue che propongono una divinità cornuta con il fallo eretto, a cui da millenni queste minoranze dedicano sacrifici umani, soprattutto di bambini, sono antichissime simbologie pagane khazare. Un esempio di come queste infiltrazioni khazare siano attualissime fu dato, ad esempio, in provincia di Bologna lo scorso anno, quando un Comune a guida PD eresse un monumento inneggiante al senso di contrarietà verso la comunità cattolica, sviscerando tutta la potente volgarità dell’arte dissacrante la vita umana, che viene spacciata per cultura solo da chi è profondamente stupido oltre che ignorante. Bologna ha dato al Mondo l’Università e il primo fulgido esempio di abolizione di qualsiasi forma di schiavitù (Liberis Paradisus del 1256 d.C) in ragione di radici cristiane, perciò dobbiamo provare disprezzo per certe tendenze nel PD bolognese che hanno indotto il sindaco di Vergato a sostenere la realizzazione di una statua del Diavolo con il fallo eretto, lo zoccolo e l’occhio degli illuminati,  mentre porta sulle spalle un bambino aggrappato alle sue corna !   

 [“Inno a Satana“, costata 150 mila euro di soldi pubblici, collocata nella locale Piazza Papa Giovanni XXIII a Vergato (BO)].

Queste oscenità volgari e pericolose, che io ritengo connesse ai crescenti fenomeni di pedofilia e sadismo a scapito dei bambini, sono un portato della Globalizzazione imposto proprio dalle elite Khazare, atteso che il valore profondamente anticristiano di questa ‘arte’ coincide con quello di disprezzo verso la vita umana dei più deboli.  I multimiliardari khazari, infatti, sono culturalmente apolidi e per questo gli stati, intesi come istituzioni sorte nella tradizione dei popoli che si sono autodeterminati, negli ultimi 30 anni sono stati oppressi da entità sovranazionali e devastati in una prospettiva del New World Order di disordine concepito per svilire scientemente l’Occidente. Queste elite professano occultamente una religiosità sciamanica basata sul culto del Dio creatore della Natura, proprio come tutti i popoli barbarici della Mitteleuropa, come ad esempio i Galli di cui Giulio Cesare nei racconti del De Bello Gallico ci raccontò, spiegandoci perché decise di reindirizzare totalmente o addirittura sopprimere questi barbari con estrema durezza. Giulio Cesare costrinse questi pagani con la forza a sottostare alle Leggi di Roma e con la vittoria della campagna in Gallia (58-50 a.C.), li coartò ad abbandonare tutte le loro abitudini senza far rimanere in vita le tribù che furono recalcitranti per motivi di religiosità legata al loro bisogno di compiere sacrifici umani e riti di sangue e cannibalismo. 

Particolare curioso nella nostra cultura Pop, è insito nel considerare che molte leggende caucasiche raccontano di persone apparentemente per bene che nottetempo, però, rapivano, stupravano e uccidevano donne molto giovani o bimbi, facendo riti molto ‘strani’. Queste ‘leggende’ sono riguardanti anche le antiche elite Khazare, nella letteratura arrivate a noi confusamente con la veste di vampiri, tipo il tenebroso conte Dracula, ma che negli ultimi anni Hollywood ci ha proposto in veste di eroi buoni, anche in versioni giovanili, bellocce e moderne, quasi qualcuno cercasse di ‘sdoganare’ insieme alla pedofilia anche i bevitori di sangue umano. E del resto se il pedofilo Jeffrey Epstein e la sua spregevole donna Ghislaine Maxwell, fino a 4 anni fa riempivano di giovanissime donne e bimbi under 10 anni, un’isola dei Caraibi pullulante di potenti e miliardari smaniosi di droga e trasgressione, al cui livello più alto dal mare era sito un tempio pagano, cosa potrebbe significare?

Ma ora esploriamo le origini dei khazari, cioè l’humus storico di queste famiglie assolutamente centrali nella squadra che costituisce le elite della Globalizzazione.

I Khazari nella seconda parte dell’Alto Medioevo arrivarono a controllare un impero molto esteso e ricchissimo, attraversato da mercanti greci, arabi, bulgari, persiani  diretti a Nord ed a Ovest, al punto che il Regno Khazaro divenne un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproca influenza tra lingue, culture e religioni diverse, con ciò realizzando già 1300 anni fa una loro caratteristica che li contraddistingue ancora oggi con un’accezione in questo senso positiva. Essi sono stati capaci di fare grandi affari conoscendo le caratteristiche (punti di forza e debolezza) degli altri popoli, che hanno imparato a dominare senza farsene accorgere dai dominati, attraverso l’uso scientifico dello strumento finanza di cui sanno attuare ancora oggi i più sofisticati tecnicismi nell’alveo di spregiudicatezze geopolitiche assolutamente diaboliche.

Una ben precisa storiografia fa risalire attorno al 740 d.C., con il Khan Bulan (Re=Khan) che si convertì all’Ebraismo imponendolo a tutta la sua nobiltà, la finta conversione dei Khazari all’Ebraismo. Si trattò molto verosimilmente, come concordano questi storici specializzati, di un artificio inizialmente teso ad evitare che il loro regno venisse assorbito dal mondo cristiano o da quello islamico, illo tempore entrambi in forte crescita ed espansione. 

Le due grandi religioni monoteiste universali, quella di Gesù e quella di Maometto, quantunque con numerosi esempi di intolleranza interna, vedevano nell’ebraismo un precursore dei propri culti e per tanto l’istituzione di uno stato ebraico rappresentò un buon espediente per mantenere una specie di neutralità cuscinetto nel grande scontro che stava sviluppandosi durante il Medioevo tra le due più diffuse religioni monoteiste. Questo espediente, in senso archetipo, è usato con lucida perfidia dalle elite mondialiste dei nostri giorni, allestendo conflittualità tra la Cristianità e l’Islam mediante il terrorismo o vincoli geopolitici che indirizzano commerci di energia e flussi finanziari a vantaggio di poche famiglie americane di origine ovviamente khazara.

Per meglio comprendere il DNA culturale di queste elite, bisogna cogliere l’importanza della finta conversione Khazara all’Ebraismo, e perciò anche alcuni epigoni della politica di oggi, ivi compresi il radicalismo islamico eterodiretto dai Dem Usa, e quello ideologico politico di matrice anticristiana, di cui sono attraversati i Radical Usa a seguito della Controcultura del 68 promossa dalla Scuola di Francoforte (filosofica), ovviamente fortemente supportata dalla mafia Khazara.

Tornando all’Alto Medioevo gli ebrei furono perseguitati dai bizantini e poi, successivamente, dagli islamici sciiti e perciò in quel periodo molti ebrei cercarono rifugio in Khazaria ‘contagiando molto positivamente’ le elite khazare. Questi esuli finirono ben presto per formare, nel contesto del Regno di Khazaria, una sorta di ceto medio che elevò le elite finanziaria Khazara, la quale così si trovò a maturare lo status di aristocrazia con un ‘pedigree’ di astuti mercanti, favorendo in tal modo la loro conversione di facciata al monoteismo ebraico. Verso la fine dello VII° secolo, le famiglie reali Khazare e la loro nobiltà si erano già convertite in massa all’Ebraismo, e dopo l’830, comunque, l’Ebraismo divenne religione di stato dal momento che numerosi ritrovamenti numismatici riportano nomi ebraici scelti dai re al momento della loro incoronazione. Sicuramente i Khazari instaurarono strette relazioni con tutte le comunità ebraiche del levante e della Persia, ma anche con comunità più lontane, come risulta da carteggi tra ebrei khazari, mercanti veneziani e spagnoli. In questo ruolo di “stato cuscinetto” fra Europa ed Asia e fra mondo cristiano ed islamico, la Khazaria diventò sempre più importante, ricca ed internazionalmente riconosciuta per dirimere questioni economiche all’insegna di un ordine mondiale che è stato definito da alcuni storici “Pax Khazarica”, cioè il compromesso tra i due radicalismi monoteisti in ragione del Dio denaro, uno scenario che le elite della Globalizzazione non certo a caso hanno perseguito di realizzare anche ai nostri giorni, facendo finanziare dai fondi neri dati da loro a Barack Obama e Hillary Clinton, il terrorismo islamico jahdista, e favorendo una commistione di popoli e culture in Europa ‘chimicamente’ incompatibili ed esplosive.

Nel Medioevo il ruolo di equilibrio e dominio dei Khazari cessò attorno all’anno Mille, a seguito di guerre civili interne per motivi economici, nell’ambito delle quali i khazari decisero la chiusa delle rotte di navigazione sul Volga per tutti i Rus (Russi), i quali si allearono con Bisanzio e a partire dal 960 d.C., e attuarono incursioni devastatrici della Khazaria. Rimasti soli, con continue rivolte di tutti gli alleati ed alcune guerre interne, i nobili Khazari tentarono una resistenza contro i Rus, ma nel 969 lo Zar pose fine all’impero Khazaro, innestando la radice storica di una ostilità ancora oggi aperta tra popoli russi ed ‘ebrei ashkenaziti’ , che ad esempio si cadenza in tanti avvenimenti, come ad esempio la storia del piano dei Savi di Sion, su cui ancora oggi entrambi le fazioni affermano sia stato un complotto e fake news, ma ognuna in un senso esattamente opposto all’altra.

Avviandomi a concludere questa prima puntata, vi è un enorme interrogativo che vi pongo in maniera retorica:

come è possibile nei libri di storia dimenticare l’esistenza di un popolo così significativo ed importante, che fece da cuscinetto e da regolatore dello scontro tra Islam e Cristianità nell’Alto Medioevo per oltre 2 secoli?

La risposta a questa domanda si coglie riflettendo sull’importanza di questo excursus storico, che ho dovuto sintetizzare per due ragioni fondamentali.

La prima è farvi osservare che lo scenario di conflittualità nel Mondo degli ultimi anni a causa del radicalismo islamico scatenato dal Deep State di Obama e Hillary, oppure a causa della contrapposizione USA-CINA, trova la sua ragione nel tentativo di disegnare uno scenario globale conflittuale concettualmente assimilabile a quello più in piccolo  dell’Alto Medioevo al centro dell’Europa, un periodo in cui i popoli khazari si avvantaggiarono molto speculando sulle disgrazie e sulle guerre tra due o più popoli in lotta tra loro.  

La seconda  ragione è quella di tenere a mente che le elite della globalizzazione sono in netta prevalenza di origine khazara, quindi antisemite, anticristiane e antiislamiche, e le tre più potenti e ricche famiglie al Mondo, cioè i Rothschild, i Rockfeller, e gli Warburg, hanno tutte e tre le proprie radici nella Khazaria con identità definite impropriamente ashkenazite le prime due, e veneziane gli Warburg.   Questi ultimi, di origini apparentemente italiche, fino alla fine del Medioevo si chiamavano famiglia Del Banco e dominarono grandissimi traffici nella Repubblica più ricca e prospera del Mondo Basso Medievale (Venezia), prima di recarsi in Germania dopo il 1500, e acquisire il cognome attuale. Il cartello farmaceutico mondiale ha negli Warburg la famiglia che possiede il maggior numero di multinazionali e brevetti, e quindi è alla base della sussistenza dell’OMS da cui Trump si è sfilato da pochi giorni. Per rendervi un’idea di cosa pesino queste famiglie vissute nell’ombra dei nostri libri di storia, sappiate che Bill Gates è un multimiliardario che può recarsi solo a capo chino al cospetto di certi esponenti di punta dei rami di queste tre summenzionate famiglie, che hanno patrimoni anche di alcuni trilioni di dollari (1 trilione = 1.000 miliardi di $) e possiedono decine di banche e multinazionali.

Dopo questa premessa storica, in un successivo articolo vi rivelerò la relazione di totale dominio che la famiglia americana degli Warburg, insieme a quella Rockefeller, ha esercitato su Adolf Hitler, una loro creatura che scatenò la 2° Guerra Mondiale e la strage di 5 milioni di ebrei su preciso interesse finanziario khazaro. E’ ovviamente inquietante constatare che attraverso il cartello farmaceutico mondiale e l’OMS, questi mafiosi esercitano nel Mondo, e in particolare sull’Unione Europea (un’altra loro creatura) un’influenza così determinante fino al punto di condizionare fortemente le nostre vite in maniere delle quali non ce ne rendiamo nemmeno conto.

Sono certo che rimarrete sbalorditi quando capirete il potere  di questa mafia khazara che è stata burattinaia dell’ONU, dell’OMS, della Unione Europea, della Germania di Hitler (un burattino degli Warburg), della Italia di Mussolini (un burattino dei petrolieri khazari) e finanche della Francia post rivoluzionaria di Napoleone Bonaparte (un burattino dei Rothschild), in ragione di una serie di sapienze molto particolari, a cui questi uomini dalle linee di sangue oscure e per secoli richiuse con congiunzioni molto spesso consanguinee, hanno sempre ricorso in maniera diabolica, seminando discordia tra gli esseri umani.

Al termine di questo ciclo di articoli vedrete i mafiosi khazari come personaggi mitologici, perché pare quasi abbiano avuto in certi scorci della Storia un rapporto speciale con certe sapienze superiori che sembra quasi abbiano fornito loro vantaggi di conoscenza e potere, alla stregua degli eroi dell’Iliade di Omero, cioè i prediletti da certe divinità dell’Olimpo.

In conclusione credo ora comprendiate tutto il coraggio e la forza psicologica a cui ha dovuto ricorrere Trump attuando la delegittimazione dell’OMS, cioè il centro del riconoscimento del dominio degli Warburg e dei Rockfeller in materia farmaceutica, cioè la loro principale costruzione in senso politico internazionale in materia di salute, benché credo tutti abbiamo capito perché Trump lo abbia fatto. Questi mafiosi globali, infatti, mesi fa  hanno avuto interesse a diffondere  il coronavirus ingegnerizzato in laboratorio sfruttando la Cina e il Partito Comunista, e sempre questi mafiosi globali hanno fatto sì che si spargesse disinformazione nei sistemi sanitari per uccidere decine e decine di migliaia di anziani con un tubo di respirazione forzata, che non sarebbe mai dovuto essere ficcato in quelle gole ansimanti una richiesta di aiuto che i satanisti, evidentemente,   dall’alto di una piramide sociale non potranno mai darci nei termini di umanità cristiana, così come tutti noi, anche chi si professa laico, ci attenderemmo da parte di chi organizza la Sanità.

11 thoughts on “L’USCITA di TRUMP DALL’OMS: SFIDA ALLA MAFIA KHAZARA

  1. Una ricostruzione storica molto ben fatta, ma sono sicuro che il 90% dei lettori si perderanno per strada nella lettura che hai proposto.
    Dell’impero Kazaro solo pochi sanno cosa sia. Troppo carne al fuoco per cui qualche pezzo si brucerà

  2. Si, grazie per questi approfondimenti, come si fa per rimanere aggiornati sui prossimi articoli annunciati?

  3. A quando la seconda puntata promessa?
    Non avevo mai trovato una sintesi più chiara e precisa di questa. Spero davvero di vedere la seconda parte.

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