KOBE BRYANT – AUGURI ETERNO CAMPIONE

E’ il 26 Gennaio 2020, sono le ore 09:30 in America: il mondo intero (e sportivo) si ferma per qualche minuto, in un silenzio assordante.

Sui telefonini di tutte le persone, sui canali social, sui mezzi di comunicazione iniziano a diffondersi insistentemente notizie e messaggi circa la caduta di un elicottero nei pressi della California, precisamente a Calabasas, dove hanno perso la vita tutti i sette passeggeri presenti.

Un notizia già tragica fino a quel momento, resa ancor più straziante dalla presenza, tra i decessi, del noto campione americano di pallacanestro, Kobe Bryant, assieme alla figlia Gianna. Una terribile mazzata al cuore per tutti gli appassionati del basket e non solo.

Visi letteralmente scossi, facce visibilmente sconvolte, sguardi fortemente increduli. Le persone non vogliono credere a ciò che stanno leggendo. Mani che si stringono con rabbia intorno ai capelli, lacrime che accarezzano dolorosamente i volti increduli della gente, cuori che si dilaniano come voragini.

E’ il 23 Agosto 2020, giorno del compleanno di Kobe Bryant: il dolore non è mai passato, le ferite sono ancora aperte, i cuori piangono ancora.

Idolo d’infanzia e fonte d’ispirazione per diverse generazioni di ragazzini, un padre di famiglia, un eroe sportivo dentro e fuori dal campo, un fenomeno amato per il suo carisma, per la sua grinta, per la sua persona, per il suo amore verso la pallacanestro: ecco chi è era Kobe.

Un giocatore che ha rappresentato il passato, ha segnato il presente e marcherà sempre il futuro.

Kobe Bryant è nato il 23 Agosto 1978 a Filadelfia. Provando a raccontare la sua carriera in breve, Kobe, che lui stesso si autodefinì Black Mamba ispirandosi al film “Kill Bill”, è stato uno dei migliori giocatori di basket della storia e uno tra gli sportivi più conosciuti e amati nel mondo, giocando per vent’anni (1996-2016) nei L.A. Lakers, squadra di NBA. Dopo la sua nascita, ha passato parte dell’infanzia in Italia, in quanto il padre giocò per diverso tempo nel nostro campionato, per poi tornare stabilmente oltreoceano, affermandosi come leggenda del basket americano. Un campione con un sorriso sempre pronto per compagni, avversari e arbitri, un campione in campo e nella vita. Dopo venti stagioni a livelli sovrumani, decise di ritirarsi nell’Aprile 2016 attraverso un’emozionante lettera d’addio, la quale divenne perfino un film (vincendo un premio Oscar).

Nella sua pazzesca carriera, a proposito di numeri, Kobe ha indossato il N°8 dal 1996 al 2006 e il N°24, utilizzato dal 2007 al 2016. Due numeri che ha saputo rendere importanti, amati e che mai più saranno considerati banali nel mondo dello sport. Due numeri che rappresentano la storia del basket americano e mondiale. La vera magia è però contenuta nello stretto rapporto che essi hanno con la pallacanestro: il primo infatti in termini di gioco, rappresenta i secondi necessari alla squadra che attacca per superare la propria metà campo (8″); il secondo invece rappresenta i secondi massimi a disposizione per concludere un’azione offensiva (24″).

Due numeri dunque alla base del gioco del basket che incantevolmente coincidono con quelli indossati da Bryant nella sua stratosferica carriera. Kobe ha ispirato il basket, Kobe ha segnato il basket, Kobe ha insegnato il basket. O ancora meglio, Kobe è il basket.

 “Gli eroi vanno e vengono, le leggende restano per sempre”

Mentre sono quasi sette mesi che il mondo piange la sua scomparsa, sono anche decenni che il mondo ringrazia la sua esistenza!

Grazie Kobe per tutto quello che hai trasmesso al mondo. Buon Compleanno Black Mamba!

A cura di Roberto Giusti

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