È morto Maradona

La notizia che non avrei mai voluto leggere e’ arrivata un paio d’ore fa, alle 17.29, sul televideo rai.
Rimbalzata in un attimo da un giornale argentino alle agenzie stampa di tutto il mondo:
“E’ MORTO MARADONA”
La tristezza mi ha invaso fino alle lacrime, e con me sono sicuro milioni di appassionati di calcio di ogni latitudine del globo terrestre, che sono stati allietati dalla fantasia di questo straordinario campione.
in primis in Argentina e subito dopo in Italia e soprattutto… a Napoli.
La citta’ che lo accolse negli anni ’80, a cui regalo’ 2 scudetti (mai vinti dal Napoli, ne’ prima ne’ dopo di lui ) e una coppa UEFA ( a spese della mia Juve ), per poi vincere un Mondiale nella sua Argentina nell’ 86 – segnando all’Inghilterra il gol piu’ bello della storia – e sfiorando un secondo mondiale in Italia nel ’90, dove arrivo’ secondo dietro la Germania.
Genio e sregolatezza ‘el pibe de oro’, come era soprannominato, con la cocaina e le squalifiche dell’eta’ matura – al mondiale del ’94 – e due volte vicino alla morte da cui si era miracolosamente ripreso.
Fino ad arrivare ad oggi, in cui all’improvviso se n’e’ andato. Per una crisi cardio-respiratoria, dopo aver compiuto 60 anni a fine ottobre.
Il re del calcio, il numero 1, ‘el pibe de oro’.
Il brasiliano Pele’, che con Maradona ha conteso la palma del piu’ forte calciatore di tutti i tempi, ha detto subito dopo aver appreso la notizia: “Ci incontreremo di nuovo in Cielo per giocare”.
Nel frattempo Diego continuera’ a fare le sue magie con il pallone in Paradiso, allietando Dio ed i suoi Angeli, dopo che ha fatto entusiasmare noi qui sulla terra, con il suo talento infinito.

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