CARD PD SBAGLIATE

Continua la serie di card del Pd sbagliate. A sinistra il nero che si richiama a Almirante, a destra il rosso che richiama Berlinguer. Il primo errore riguarda lo sforzo di collocare la partita elettorale di oggi nel xx secolo invece che nel XXI. Contrapporre Almirante a Berlinguer per segnalare che il centrodestra é il vecchio MSI mette in evidenza anche una oggettiva regressione del Pd nella tradizione del postcomunismo rappresentate dal PCI di Berlinguer. Ma Berlinguer, cioè il PCI, non c’entra nulla con il PD che é nato per superare quella continuità e costruire un partito che affondi le sue radici in molteplici direzioni che stanno per minima parte nel PCI, la cui eredità si è consumata definitivamente con il fallimento dell’operazione dalemiana di fondare i Ds.

Le radici del PD stanno piuttosto nel cattolicesimo democratico, nel liberalismo di sinistra, nell’azionismo, nella socialdemocrazia europea post classista, (Bad Godesberg) e nelle correnti riformiste minoritarie del PCI. Il PD è un partito riformista, il PCI no. L’operazione Lingotto é stata proprio abbandonare ogni rigurgito “post” per costruire una casa nuova dei democratici liberati dalle loro eredità novecentesca. Con quella card il PD rinnega tutto questo tragitto per ricollocarsi in un spazio politico minoritario e culturalmente morto. Un’operazione nostalgia che va nella direzione opposta a quella che il Pd dovrebbe seguire se vuole sconfiggere la destra. Ma poi quale è il Berlinguer a cui così vuole riferire? E qui un altro errore: gratta gratta è quello sempiterno della “questione morale” e della diversità comunista. Cioè l’apporto più caduco della lezione berlingueriana, oggettivamente populista, minoritario, che segnalava come il PCI, incapace di liberarsi della sua collocazione nella storia del comunismo mondiale, non rappresentasse dopo il fallimento del compromesso storico, una reale alternativa di governo alle forze democratiche al potere dal ’48 con l’innesto successivo del Psi. Con l’ultimo Berlinguer il PCI si metteva fuori da ogni prospettiva di governo per racchiudersi in uno spazio identitario che la caduta del muro di Berlino avrebbe definitivamente travolto. Ma questa santificazione di Berlinguer costituisce il feticcio identitario della Ditta dalemiana che si è sempre opposta al progetto del PD e che ora, dopo essersi liberata dal liberalismo di sinistra impersonato da Renzi, può ritornare laddove aveva consumato la sua sconfitta: nei Ds. Perché non sa pensare altro che non sia un rimescolamento sempre più improduttivo delle vecchie tessere ideologiche ereditate dalla tradizione postcomunista. Quella card più di mille discorsi dice tutto questo.

La cosa più sorprendente è la faccia di Letta che con questo “ritorno” alle origini non c’entra nulla, anzi ne é la principale vittima.

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