La poesia come me-dicina

La mia vita è una storia, una storia è fatta di parole. I miei pensieri sono parole messe una dietro fila all’altra. Se cambio le parole, cambia la mia storia ma, ovviamente, non la mia vita reale, accaduta e che accadrà. Ma se mi abituo a usare parole più positive nei miei pensieri, parlerò più positivo e forse mi accadranno cose migliori. Sicuramente sarò una compagnia più piacevole da frequentare. Allora, cambiando le parole, qualcosa cambia. Non per niente la PNL sta avendo tanto successo. La paura. Se mi ostino a pensare a cose spaventose la mia paura aumenterà. Se parlo dei miei difetti, se parlo in negativo, mi rattristerò.

L’ho messo in pratica con me stessa, ME-dicina, sarà un caso? Che sia scrittrice lo è, un caso. Non fortuito. Quando corpo o mente, o corpo e mente insieme si ammalano si innesca sempre un processo di auto-guarigione. Il mio è stato anche la scrittura. Ho sempre fatto fatica a esprime le emozioni e i pensieri a parole, a voce, tra la vergogna e la confusione mentale e ambientale in cui ero cresciuta. In più la mia voce non mi era mai piaciuta. Un giorno qualunque, scrivo, da non poetessa, una poesia per un concorso semplicemente sapendo visivamente cosa e come fosse e come “suonasse” una poesia. Mi classificai seconda. Non solo.

In quella poesia avevo parlato in positivo di una cosa che nella vita e nella mia vita avevo sempre visto ed era sempre stato brutto, negativo, l’amore. La leggevo e sentivo che quell’amore, nelle parole scritte da me, poteva essere anche mio. Da allora non ho più smesso di scrivere più di scrivere. Ho scritto tutta la mia brutta storia ma “anche” con belle parole. Si può, scrivere cose brutte e di cose brutte con belle parole, in un bella forma e con un bel tono e un bel finale. Cambia tutto, anche nella vita reale e nel passato. I colori diventano pastello e il peso si alleggerisce e una musica bellissima accompagna il tutto. Diventa poesia.

La poesia può far diventare qualcosa poesia!! Io ho messo la mia vita in versi e la vedo di-versa. Le parole, l’ordine delle parole, una parola in più o in meno, un silenzio al posto giusto, lungo il giusto, cambiano la storia, dalla carta alla vita. E’ diventata la mia terapia. Le parole non sono sole, una tira l’altra, in ogni lingua e ogni lingua l’altra e le parole non ci lasciano soli. E ci cambiano se le cambiamo, come e quante e quanto le usiamo. Dove o no, le mettiamo. Anche il silenzio sono parole. Pascoli, i poeti maledetti, tutti hanno cambiato il mondo, delle parole e la vita del mondo. anche il mondo delle parole. Che è anche metà del mondo in cui viviamo e pensiamo e costruiamo pensieri e vita coi pensieri. E le poesie. A volte penso in poesia. In versi, vado a capo, spezzo, e tutto è più chiaro…leggero…bello…musicale.

Chiara Domeniconi

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